Il Miracolo dell’Immacolata Concezione e la Novena dell’8 dicembre
Dal 1764 l’Immacolata Concezione è “Protettrice, Avvocata, Signora e Patrona di Campli” insieme a San Pancrazio martire. Questa devozione trae origine dal voto di ringraziamento del 1764, quando la Beata Vergine Maria liberò la città da una violenta epidemia di tifo. Il miracolo, rievocato dagli storici Niccola Palma e Francesco Rozzi, avvenne durante una solenne processione l’8 luglio 1764, quando i cittadini camplesi, in preda alla disperazione, portarono la statua dell’Immacolata fino all’ingresso della città e invocarono l’aiuto della Vergine, alla quale furono affidate le chiavi della città con una supplica ufficiale, documentata da un atto notarile conservato ancora oggi. A seguito di quell’avvenimento prodigioso a Campli ogni anno si tiene una festa solenne la terza domenica di settembre e, nella Cattedrale di Santa Maria in Platea, si rende grazie alla Beata Vergine con una Novena di dodici giorni dal 27 novembre all’8 dicembre, festa dell’Immacolata, che si celebra tutte le mattine prima dell’alba.
San Pancrazio Martire
San Pancrazio Martire è compatrono di Campli insieme all’Immacolata Concezione. Il culto nella cittadina farnese fu istituito nel 1700 dal vescovo della diocesi di Campli-Ortona Giovanni Vespoli Casanatte, che ebbe particolare venerazione per questo importante martire della chiesa. Tramite lo zio cardinale Girolamo Casanatte ottenne le reliquie del santo che rinchiuse in un busto d’argento e donò al capitolo di Campli nel 1716. La festa di San Pancrazio si celebra il 12 maggio con una solenne processione.
Processione del Venerdì Santo
Una delle tradizioni più sentite dai camplesi è la processione del Venerdì Santo, che si svolge di sera. Il rito si lega alla presenza della Scala Santa con la possibilità di ottenere l’indulgenza plenaria grazie al privilegio pontificio concesso da papa Clemente XIV nel 1772, rinnovato da Giovanni Paolo II nel 2002. La processione, a cui prendono parte le confraternite cittadine e gruppi di figuranti, si svolge secondo un rito particolare: la statua della Madonna Addolorata, scortata dalle “pie donne” e dal complesso bandistico, esce proprio dalla chiesa di S. Paolo, adiacente al Santuario della Scala Santa, alla ricerca del del Cristo Morto.
L'antico mercato domenicale
Da due “strumenti”, rispettivamente del 1293 e del 1296, entrambi citati dallo storico Niccola Palma, sappiamo che Campli godeva del privilegio del mercato settimanale, che si svolgeva il giovedì e, successivamente, la domenica. Ancora oggi il mercato settimanale si svolge la domenica. Oltre alle caratteristiche bancarelle, chi visita il mercato può ammirare le piazze e gli edifici porticati di origine medievale, che testimoniano l’importanza commerciale che il borgo ha avuto nei secoli passati
Gioco del Cucù
A Campli è tradizione giocare a Cucù in casa con amici e parenti e prendere parte al Campionato Mondiale di Cucù che si svolge sempre durante il periodo delle festività natalizie nei locali del centro storico cittadino. Il "Cucco" è quindi uno dei pochi giochi che resiste sia sotto forma d’un insieme di regole, sia nella forma d’una particolare confezione di carte, in cui dei numeri, e soprattutto delle figure a quelle regole possano attribuire un senso. Negli “Statuti di Bologna” (1245-1267) questo antico gioco di carte viene comparato al gioco del Malcontento, che è di fatto una variante giocata con le carte ordinarie. Oggi il Cucù, seppure con regole diverse, è diffuso in alcune zone della Danimarca, nelle valli bergamasche e nel circondario di Campli e Montorio al Vomano.
La banda municipale
Tra le tradizioni storiche della cittadina farnese, la banda musicale “Concerto Bandistico Città di Campli, ricostituitasi da circa un decennio, è parte integrante di quasi due secoli di vita camplese ed è una delle prime forme di assciazionismo del paese. Creata in seguito a delibera consiliare del 9 ottobre 1862. è stata spesso diretta da illustri maestri, quali: Antellini, Centofanti, Goggi, e Iodice. Attualmente è composta da 25 elementi, quasi tutti locali.